Se ne parla ormai da tempo del fenomeno noto come fuga dei cervelli. Sono sempre di più i giovani laureati italiani costretti a lasciare il Bel Paese per trovare lavoro altrove. I motivi purtroppo non mancano: basso tasso occupazionale, scarse opportunità di carriera, stipendi bassi e orari lavorativi al limite dello sfruttamento. In realtà gli italiani che lasciano l’Italia ormai non si limitano solo ai giovani neo-laureati ma sono anche coloro che ormai non riescono più a trovare il loro posto all’intero di un mercato del lavoro sempre più saturo e preferiscono cambiare Stato, se non addirittura continente, nella speranza di un futuro migliore.
Tra i luoghi maggiormente presi di mira ci sono gli Stati Uniti, una delle principali se non la prima potenza economica mondiale.
Prima di vedere com’è diventato semplice fare ingresso e soggiornare negli States, grazie all’adesione dell’Italia al noto
Visa Waiver Program, analizziamo tutte le opportunità, lavorative e non, offerte dagli Stati Uniti.
Stati Uniti: una terra ricca di opportunità
Non si può parlare degli USA senza parlare di Hollywood e di una delle produzioni cinematografiche più importanti al mondo. Hollywood è ormai, dalla prima guerra mondiale, sinonimo di cinema di altissimo livello e offre ogni anno migliaia di posti di lavoro, non solo come attori o comparse. Se invece ci spostiamo dalla più grande industria cinematografica del mondo alle multi etniche metropoli allora le opportunità sono infinite. Gli Stati Uniti e le sue città sono in continuo movimento e cambiamento e gli stimoli non mancano. Si può scegliere di lavorare in uno dei tanti grattacieli presenti a New York oppure optare per una vita più tranquilla in un Ranch, per lavorare a contatto con la natura e gli animali.
Decidere di lavorare in un ranch nel Texas è un’ottima opportunità sia a livello personale che professionale. È un’esperienza in più da aggiungere al curriculum vitae e anche un modo per acquisire padronanza con la lingua, gli usi e consuetudini del luogo, in attesa di un futuro e definitivo trasferimento in terra americana.
Gli Stati Uniti sono anche ricche di università, tra le più prestigiose e rinomate al mondo. Frequentare un corso di specializzazione, anche di breve durata, a Cambrige, Oxford o Harvard vuol dire aumentare esponenzialmente le probabilità di trovare facilmente lavori ben retribuiti e con ottime possibilità di progressione in carriera.
Insomma, qualunque siano le vostre prospettive future negli Stati Uniti, per poter fare ingresso e soggiornare in territorio americano è necessario munirsi di visto.
Oggi però, rispetto al passato, c’è l’enorme vantaggio di non doversi recare più presso il consolato, fare interminabili file e attendere i tempi della burocrazia; la domanda può essere inoltrata direttamente online sul sito Visto-usa.it, compilando il relativo modello completo dei dati richiesti.
Visto ESTA: un modo più semplice per scoprire gli USA
I cittadini degli Stati che hanno aderito al Visa Waiver Program, ossia Programma senza Visto, possono fare ingresso e soggiornare negli Stati Uniti senza dover formalmente richiedere il visto, in quanto è sufficiente una semplice autorizzazione. Si parla infatti di visto ESTA ma altro non è che un’autorizzazione collegata elettronicamente al numero di passaporto fornito al momento dell’inoltro della domanda. L’autorizzazione ha una validità di due anni e permette l’ingresso negli States per un periodo non superiore a tre mesi per singolo soggiorno. La durata massima annuale di permanenza negli USA non può invece mai superare i sei mesi. Per essere più chiari faccio un esempio pratico: Tizio entra per la prima volta negli Stati Uniti l’1 gennaio e ci rimane tre mesi, poi si reca nuovamente a Pasqua e soggiorna altri due mesi. Volendo Tizio può tornarci nuovamente ma per un periodo massimo di un mese.
Abbiamo specificato che l’autorizzazione ha una validità di due anni ed è collegata elettronicamente al numero del passaporto, ciò vale a dire che nel caso in cui il passaporto scade l’autorizzazione andrà richiesta nuovamente e non potrà essere utilizzata la stessa autorizzazione con un nuovo passaporto. Esiste quindi questa forte dipendenza della validità dell’autorizzazione a quella del passaporto utilizzato al momento dell’inoltro dell’istanza.
Il visto ESTA può essere richiesto per motivi turistici, per fare visita a parenti, per seguire brevi corsi o master, per concludere o negoziare contratti, per partecipare a convegni o meeting.
In realtà molti giovani neolaureati utilizzano questo visto anche al fine di prendere confidenza con la lingua, gli usi e le consuetudini e soprattutto per cercare lavoro, in vista di un futuro e definitivo trasferimento.
L’autorizzazione può essere richiesta teoricamente anche il giorno prima perché i tempi di rilascio sono quasi istantanei, nonostante ciò è bene sempre inoltrare la richiesta qualche settimana prima della data prestabilita per la partenza al fine di disporre di un margine di tempo sufficiente a risolvere eventuali problematiche che si possono venire a verificare.
Ad esempio può accadere che per un semplice errore nella compilazione della domanda l’autorizzazione ci venga negata, a questo punto occorrerà attendere dieci giorni prima di poterla presentare nuovamente.