Genesi ed evoluzione dei lacci per le scarpe

Genesi ed evoluzione dei lacci per le scarpe

Ci sono alcuni oggetti e accessori la cui presenza nella nostra routine quotidiana siamo abituati a dare per scontata. Li tocchiamo, li utilizziamo e ci accompagnano nello svolgimento di qualsiasi incombenza e attività, sia di lavoro che di famiglia ma anche in fatto di svago. Li vediamo e utilizziamo ogni giorno: diamo per certo il loro supporto, quando invece sono il frutto di un’evoluzione lunga e che attraversa le epoche. E’ il caso, per esempio, dei lacci delle scarpe.

Quando arriva il momento di prepararsi per una nuova giornata, si deve tenere conto di tutta una serie di aspetti chiave, relativi in primis a quello che indosseremo come outfit nei momenti di socialità. Si dice spesso che l’abito non fa il monaco, in realtà, lo fa eccome. E, nello specifico, a recitare la parte del leone sono in genere le calzature. Sì, perché esse sono in grado di raccontare qualcosa della persona che le sta indossando in quel momento (in più, camminare con scarpe comode e che ci piacciono è in grado di far alzare l’asticella dell’autostima). In questo contesto i lacci delle scarpe giocano un ruolo chiave, ecco perché sarà interessante mettere a fuoco ed esaminare la loro storia.

Non a caso il momento in cui per la prima volta il proprio figlio impara ad allacciarsi le stringhe da solo è di quelli da cerchiare in rosso sul calendario. Rappresenta un traguardo che è importante da raggiungere in assoluta autonomia: è l’Abc della vestizione (e dell’autostima). Il gesto di legare i lacci delle scarpe identifica il momento stesso in cui la giornata inizia: lo si compie, come in un rituale perfetto, subito prima di uscire di casa o di iniziare a lavorare. Ma qual è la storia e quale l’origine dei lacci per le scarpe? Vediamolo insieme.

I primi modelli di calzatura, l’avvento dei lacci e tipologie

Per prima cosa sarà corretto precisare come ci sia stato un tempo in cui l’uomo era abituato a non indossare alcun tipo di calzatura e, dunque, si muoveva a piedi nudi. A un certo punto si comprese quanto sarebbe stato molto meglio indossare delle rudimentali scarpe: ciò avrebbe infatti consentito di camminare agilmente su terreni ghiacciati e dissestati o su pietre taglienti. Fu allora, nell’antichità, che si iniziarono a progettare i primi modelli di calzatura: scarpe ingombranti e piuttosto rigide – senza lacci – che rappresentavano, in quel momento, l’avanguardia della tecnica.

Il primo ritrovamento archeologico di lacci per le scarpe è risalente all’anno 2008: si trattava di una calzatura in cuoio con stringhe del medesimo materiale risalente al 3500 avanti Cristo all’incirca. Da quel momento questi accessori hanno conosciuto una continua evoluzione, in fatto di lunghezze e stili ma soprattutto decorazioni e materiali, sempre nel nome di comfort e praticità di movimento. Oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta e la personalizzazione in relazione ai lacci raggiunge livelli altissimi. Ad essere preferiti sono i modelli fatti di cotone, così come anche vanno forte le stringhe in corda, poliestere e raso oppure ancora in fibre sintetiche. I modelli di lacci più classici e tradizionali, che in genere sono in tinta unita abbinati al resto dell’outfit, sono quelli sottilissimi.