Dalla saldatura lame a nastro alla dentatura

Dalla saldatura lame a nastro alla dentatura

Le lame dopo un po' che vengono usate perdono l'affilatura. È del tutto normale, soprattutto se sono sottoposte a regimi intensivi di tagli e prima che inizino ad avere problemi seri è il caso di provvedere ad affilarle. Non è sempre possibile ripristinare lo splendore della lama nuova, ma in molti casi sì.

È importante prendersi cura delle nostre lame, perché non solo tagliano peggio quando non sono perfettamente affilate, ma soprattutto si surriscaldano e rischiano rapidamente di rompersi. Di solito la saldatura lame a nastro (segui i consigli di Crocoblade) è una soluzione praticabile ma dipende dalle condizioni della rottura e soprattutto dalla qualità del materiale con cui è fatta la sega.

Per realizzare una lama si parte da grandi bobine di acciaio, lunghe un centinaio di metri dello stesso spessore e dello stessa larghezza della lama finita. Queste vengono fornite direttamente dalle acciaierie, scegliendo fra le leghe più adatte per flessibilità e resistenza meccanica a questo tipo di lavorazione.

L’acciaio migliore è quello prodotto in nord Europa dove i fabbricanti vantano una tradizione lunghissima e la ricerca è sempre molto attiva, mentre le lame provenienti da altri paesi possono essere davvero delle delusioni e durare pochissimi tagli, anche se a vederle sembrano identiche.

Chi produce le lame, poi, provvede a realizzare i denti e a scegliere la spaziatura per creare le condizioni ottimali per il taglio e soprattutto ad affilare perfettamente la sega in modo tale che opponga il minimo attrito.

Una affilatura fatta come si deve inizia con il processo di stradatura o interzatura, ossia creare la sporgenza dei denti a destra e a sinistra, per avere un avanzamento del taglio preciso e soprattutto poco faticoso.

Se la lama non ha una buona interzatura, per quanto affilata non riuscirà a fare un taglio scorrevole e se la simmetria non è ottimale ci saranno vibrazioni nel corpo macchina e soprattutto un taglio storto. Una buona interzatura non è facilissima da vedere a occhio nudo mentre una fatta davvero male si riconosce subito e bisogna evitare di prendere quel tipo di lame.

A questo punto dopo aver fatto l'interzatura si provvede all’affilatura, che è un'operazione che si fa con un materiale particolare che si chiama borazon in bagno d'acqua. Viene fatta avvicinare la mola fino a sfiorare il dente della lama nella parte superiore, andando poi verso quella inferiore. Si ripete il passaggio due o tre volte per essere sicuri che i denti risultino perfettamente affilati e possano tagliare la legna senza alcun problema.

Ovviamente l'esperienza dell'operatore che provvede all’affilatura è indispensabile, perché da lui dipende la capacità di intervenire sul lavoro, specie nel momento in cui le fasi sono più critiche.

È infatti indispensabile che chi gestisce la mola sia anche in grado di comprendere il surriscaldamento della lama durante le operazioni, per evitare che le punte si arroventino e perdano la loro resistenza meccanica.

Saldatura delle lame

Le lame però non perdono soltanto affilatura ma a volte si strappano, perché come già accennato si ottengono a partire da lunghi nastri. Esiste un punto di raccordo che è quello più fragile, soprattutto per quanto riguarda le lame sottoposte un forte stress.

La saldatura professionale fatta a regola d'arte è necessaria per ripristinare le proprietà meccaniche di un attrezzo danneggiato. Soprattutto serve per fare in modo che riesca a sopportare il costante stress della pressione delle boccole di scorrimento senza introdurre un punto di trazione.

La saldatura delle lame danneggiate, infatti, non deve alterarne lo spessore in maniera significativa. Per essere unite le due estremità dovranno essere pulite e parallele, perché vanno saldate con una macchina a scintillio a controllo numerico, per essere sicuri che il lavoro sia ottimale.

Localmente nei pressi del punto di saldatura sarà anche necessarie un'operazione di rinvenimento, perché il punto di saldatura può essere molto più rigido rispetto al resto della lama. Quindi è necessario fare un trattamento termico per renderlo meno a rischio.

Dopo questa fase il cordone, ovverosia l'effettiva saldatura, dovrà essere molata per riportare lo spessore a quello ottimale, entro le tolleranze. Questo perché non soltanto il taglio viene esposto a rischi se il cordone è troppo largo, ma soprattutto perché passando sulle boccole e cuscinetti potrebbe determinare delle vibrazioni in grado di far fare tagli storti e rendere meno stabile l'appoggio della tua macchina, che è già sottoposta ad un discreto stress.