CND: I "controlli non distruttivi" sono le prove e gli esami condotti al fine di rilevare la presenza di "difetti" e discromie presenti sull’aspetto superficiale e/o all'interno dei materiali da voler utilizzare. Questi controlli non intaccano la resistenza e la geometria del materiale esaminato. Solitamente questo tipo di attività di monitoraggio e controllo viene effettuata in fase di costruzione e di sviluppo di impianti idrici e termolelettrici, organi in movimento, mezzi di sollevamento, impianti siderurgici, tutto ciò che ha a che vedere con l’industria automobilistica e anche con il settore degli esplosivi. Dopo ogni controllo non distruttivo, i difetti che sono stati rilevati vengono stilati a formare un documento che ne illustra non solo la loro presenza ma anche le loro dimensioni e coordinate. È quindi importante sottoporre un dato materiale al controllo non distruttivo se si vuole sapere in anticipo la resa del prodotto con cui si vuole lavorare , occasione per testare la qualità del materiale dello stesso.
Centrotest.com è il sito di una delle realtà aziendali italiane di maggiore successo negli ultimi anni, il cui principale lavoro è quello dei controlli non distruttivi. La Centrotest s.r.l è un’azienda risalente agli ultimi anni 80, fondata da Ivano Emili.
TRATTAMENTI TERMICI: insieme di quei "cicli termici" che portano all'alterazione/modificazione delle strutture cristalline che conferiscono determinate proprietà meccaniche e tecnologiche ai "metalli" e alle "leghe metalliche" (solitamente acciaio). Attraverso questi trattamenti, in presenza di determinate condizioni e temperature che precedono fasi specifiche di raffreddamento dalla durata variabile, le leghe sono sottoposte a dei cicli termici al di sotto della temperatura di fusione. Questi trattamenti potrebbero incorrere nella "modificazione" della struttura dei metalli che conferiscono loro maggiore durezza, resistenza alle sollecitazioni o maggiore facilità d’uso/malleabilità.
L'utilizzo dei metalli si adatta a questi processi perché essi sono dotati di una composizione chimica che conferisce al materiale una certa sensibilità.
Un trattamento termico è solitamente composto da 3 fasi principali:
- "fase di riscaldo": il pezzo viene inserito in un forno per riscaldarlo in maniera uniforme. Questa fase potrebbe essere preceduta da una di preriscaldo se si vogliono evitare fratture, conseguenza di una diversa temperatura raggiunta tra parte interna ed esterna del materiale;
- "fase di permanenza" ad una temperatura costante;
- "fase di raffreddamento": il pezzo riscaldato viene riportato a temperatura ambiente.
Tra i trattamenti termici maggiormente utilizzati ci sono la tempra, il rinvenimento, la bonifica, la ricottura e i cosidetti "trattamenti termici superficiali" come la cementazione, la nitrurazione o la cianurazione.
SOSTENIBILITA': In alcuni casi, questi trattamenti termici sono seguiti da trattamenti di rivestimento e/o di finitura in modo che combinando diverse tecniche le performance del materiale vengano implementate, così che un singolo stampo possa avere una vita più lunga permettendo una "riduzione" del numero di stampi necessari nel tempo e di conseguenza dei costi ad esso collegati. Si parla, quindi, di un approach sempre più sostenibile del lavoro. Alcuni trattamenti termici nel tempo hanno trovato nuove tecnologie per la loro applicazione che ne permettessero una riuscita migliore. Ad esempio alcune fasi del trattamento agiscono in modo più incisivo in zone localizzate, in modo tale da eliminare deformazioni o curvature causate dai trattamenti termici. In questo modo, l’indurimento ottenuto permette di prolungare la durata di zone ad alta abrasione con linee di separazione nette, eliminare usure adesive ed estendere la durata degli stampi, rendendo questa tecnica utile ed efficace anche per stampi di piccoli dimensioni.