La polenta è una pietanza molto antica, viene addirittura definita come uno dei primissimi piatti cucinati dall’uomo. Dai popoli più antichi veniva preparata con miglio e segale, a volte, invece, veniva utilizzata la farina d’orzo.
La versione attuale più diffusa si prepara utilizzando la farina bramata di mais, o di grano saraceno il quale assume un aspetto di colore giallo e piuttosto compatto. È un piatto caldo che viene servito in tantissime varianti regionali con ricette per tutti i gusti e per tutti i palati, anche i più esigenti, è diffusa soprattutto di inverno durante i mesi più freddi, poichè è un piatto molto caldo in grado di fornire energie che con le temperature rigide si vanno a perdere.
Come cuocere la polenta
Il metodo più antico, nonchè migliore, per cuocere la polenta risiede nell’utilizzare il paiolo. Probabilmente vi è capitato di vederlo all’interno della casa di un qualche vostro nonno, magari di rame antico e vissuto, oppure in una casa di montagna ancora piena di storia e tradizioni capaci di richiamare un passato ricco di pietanze, profumi e serate in compagnia.
I "poteri magici" del paiolo sono sconosciuti ma la forma e i materiali utilizzati permettono una preparazione unica della polenta. È davvero impossibile ottenere un risultato migliore con altre tipologie di pentole.
Ma attenzione, il paiolo non esiste solamente in rame, le sue varianti sono di ghisa, alluminio e di pietra oliare. In tempi contemporanei è stato creato anche un paiolo più vicino ai nostri tempi e alle nostre abitudini, ovvero il paiolo elettrico.
Il paiolo: un po’ di storia e i modelli
Il paiolo non viene utilizzato solo ed unicamente per la cottura della polenta, ma viene utilizzato anche per produrre il formaggio, per cuocere i ciccioli e a in antichità, per il bucato.
Il paiolo in rame è la versione più classica e antica ed è diffuso soprattutto nell’Italia del nord. Il metodo di utilizzo consiste nell’appendere il paiolo al caminetto o nell’incastrarlo nella stufa, non va appoggiato ad un ripiano.
Il paiolo in ghisa ha un solo manico, è simile a quello in rame ma è stato usato con meno frequenza nel tempo.
Il paiolo in pietra oliare ha caratteristiche differenti, si scalda più lentamente ed è in grado di mantenere una temperatura per lo più uguale ed omogenea per tutta la durata della cottura.
Il paiolo in alluminio, come si può intuire, è stato prodotto molto più recentemente. È diverso anche nella forma poiché può essere appoggiato e possiede due manici.
La rivoluzione del paiolo moderno
Il paiolo elettrico, ovvero il paiolo più moderno e contemporaneo che possiamo trovare in commercio, è composto da un motore elettrico. Questo motore viene attaccato al bordo del paiolo e ha la particolarità di far ruotare una pala per mescolare in modo continuo e costante la polenta. È possibile appoggiare il paiolo elettrico su di una cucina a gas.
È possibile informarsi sui nuovi modelli di paiolo elettrico su www.polent-one.com, esistono vari modelli e vengono definiti come i modelli più comodi e funzionali per una società che ha sempre meno tempo a disposizione ma che è innamorata della cucina. Dalle dimensioni, alla potenza e al materiale, è possibile trovare il paiolo elettrico che fa per voi tra differenti modelli con tante caratteristiche uniche e che garantiscono la massima qualità e professionalità. Inoltre, questo modello facilità la preparazione della polenta poichè evita alla persona di rimanere fissa davanti all’impatto per interminabili ore.
Le ricette più diffuse
Per quanto riguarda le ricette più diffuse c’è davvero da sbizzarrirsi. Ogni regione italiana ha dato il proprio contributo e attualmente conosciamo tantissime varianti deliziose. Nei dintorni di Brescia e Bergamo è diffusa la cosiddetta polenta e osei, un’altra variante è la polenta pasticciata e dalla Valle D’Aosta arriva la polenta concia.
In conclusione, cucinare la polenta non è semplice, ma grazie agli strumenti odierni siamo facilitati in questa impresa, cosa aspettate? Con il paiolo elettrico la vostra polenta avrà il sapore di una tradizione antica ma rivisitata in chiave moderna così da unire tutte le generazioni della famiglia.