Borat è un giornalista kazako, o meglio il personaggio di un film interpretato dall’attore Sacha Baron Cohen: ed è di nuovo al cinema con una commedia politica, amara e da ridere.
Tra Trump e il Coronavirus: il nuovo capitolo di Borat
Il nuovo film che vede protagonista il giornalista kazako Borat è un sequel della precedente pellicola e si pone come un film politico dal retrogusto leggermente amaro: il titolo, Borat Sebsequent Moviefilm, evidenzia come le avventure vissute dal giornalista si pongano come un sequel del film del 2006. La principale differenza è che questo film sarà presentato non al cinema ma sulla piattaforma Amazon Prime. Le motivazioni che riportano Borat negli US+A sono quelle di effettuare un salvataggio: egli si pone infatti come missione quella di salvare la propria gente, dopo che egli stesso è stato salvato dai gulag dal primo ministro kazaco. Proprio questi gli affida una missione: quella di recarsi negli Stati Uniti come inviato del Governo per conquistare il rispetto del grande Presidente Trump. La trama diventa un susseguirsi di vicende grottesche, comiche e amare allo stesso tempo: alla fine si scopre che il viaggio di Borat, che inizialmente sembrava miseramente fallito, aveva come vero scopo quello di diffondere un potente virus nella popolazione americana, il COVID-19.
Il MeToo e l’ira di Trump
Il film non perde l’occasione di rilanciare un altro importante messaggio, in scia con il movimento del MeToo e delle femministe; in esso è infatti possibile riconoscere diversi passaggi che fanno uso del corpo femminile esclusivamente come oggetto sessuale.
E come si può facilmente comprendere il nuovo capitolo di Borat non è stato molto apprezzato dal presidente Trump che, proprio in prossimità delle elezioni, ha visto sminuire la sua autorità di figura politica in primis, ma anche di uomo. Le critiche al film da parte del Presidente degli Stati Uniti sono state particolarmente aspre: il presidente non ha apprezzato l’aspetto caricaturale del film ed ha espresso il suo disprezzo per Sacha Baron Cohen nonché per il suo personaggio.
Conoscere gli Stati Uniti: tramite un film o di persona?
I film sono sicuramente uno dei modi più interessanti per conoscere un luogo, le persone che lo vivono e i politici che lo governano. E il film di Borat permette di scattare una vera e propria foto, per quanto satirica, sulle caratteristiche degli Stati Uniti odierni, del modo di pensare della popolazione media e, naturalmente, del proprio presidente.
Se tuttavia volete andare alla scoperta di questa nazione di persona, senza lasciarsi ingannare dai messaggi veritieri, comici o satirici di un film, potrete scoprire un gran numero di ambienti e luoghi che vanno veramente vissuti di persona per essere apprezzati al meglio.
Per recarsi in America, non bisogna dimenticare che è necessario disporre di un visto USA, ossia del visto elettronico che può essere ottenuto in pochi giorni, semplicemente cliccando alcuni pulsanti dal proprio computer e inserendo le giuste informazioni nei vari campi. Tutte le informazioni sulle modalità e possibilità di richiesta del Visto per gli USA possono essere trovate sul sito Esta.click che permette di richiedere il visto elettronico in maniera rapida e direttamente online in pochissimo tempo.
Per concludere
La situazione americana degli ultimi mesi è veramente complessa e non solo a causa del COVID-19: a breve saranno molti gli appuntamenti che gli statunitensi non vorranno perdere, dalle elezioni del 3 novembre al Black Friday del 27 novembre fino a Natale. Si tratta di situazioni che, se da un lato, permettono agli americani di poter trascorrere dei momenti di vita differenti e non sempre proiettati al pensiero e alla paura del COVID-19, dall’altro possono rappresentare situazioni di contagio. In questo contesto si inserisce il film di Borat che ha permesso di ridere di alcune situazioni ironizzando e dando vita a una satira sulla situazione americana di questo periodo, portando gli spettatori a riflettere su questo difficile periodo e sulla situazione critica americana.