Un Mese di meteo – Maggio 2018
IL MESE DI MAGGIO 2018[1]
Il carattere più saliente del mese sono risultate le precipitazioni, superiori alla norma sulla maggior parte dell’area. Ad esse si sono associate temperature per lo più nella norma nei massimi e in debole anomalia positiva nei minimi.
Il mese di maggio si è caratterizzato per il lungo persistere di un anticiclone di blocco con centro sul mar Baltico. Tale struttura ha lasciato una traccia profonda nella topografia media del livello di pressione di 850 hPa per l’area euro-atlantica (figura 1a) ed ha dato luogo al persistere sul Mediterraneo di masse d’aria fresca in quota cui è conseguita un’attività temporalesca da locale a sparsa, favorita dal riscaldamento diurno e dal’effetto instabilizzante dei rilievi alpini ed appenninici.
In tale contesto generale improntato alla variabilità spiccano 3 perturbazioni principali, transitate rispettivamente fra 1 e 5 maggio, fra 13 e 16 maggio e fra 27 e 31 maggio.
La robustezza dell’anticiclone di blocco sul Baltico è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che indica un nucleo di anomalia positiva da +8 m sulla Finlandia. Si noti anche la debole anomalia negativa sul Mediterraneo (area azzurra con anomalia da -1 a -2 m).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-5 maggio | Una depressione africana inizialmente sull’Algeria e in moto verso Nordest sposta il proprio centro verso il Canale di Sicilia e il basso Tirreno, interessando l’intera area italiana (perturbazione n. 1). |
6-12 maggio | Campo di pressioni livellate con condizioni di variabilità. |
13-16 maggio | Le regioni settentrionali sono interessate da una saccatura da nordovest da cui si isola un minimo depressionario che nel suo moto verso est influenza l’intera penisola (perturbazione n. 2) |
17-27 maggio | Campo di pressioni livellate con condizioni di variabilità. |
28-31 maggio | Una saccatura sulla penisola iberica influenza la nostra area (perturbazione n. 3) |
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature medie mensili (figura 2 e 3) sono risultate per lo più nella norma nei massimi e in lieve anomalia positiva nei minimi. La tabella 2 mostra che le anomalie positive dei minimi si sono concentrate nella prima e terza decade del mese mentre una debole anomalia positiva si è riscontrata nei massimi nella terza decade del mese.
A livello mensile le precipitazioni (figura 4) sono risultate superiori alla norma sulla maggior parte dell’area, con significative eccezioni su Nordest e Sicilia orientale.
Per quanto attiene alle precipitazioni decadali (tabella 2) spicca la sensibile anomalia positiva al centro-sud nella prima decade del mese.
Si segnala infine che la carta di anomalia termica globale prodotta dall’Università dell’Alabama – Huntsville http://nsstc.uah.edu/climate/ e che ci consente di valutare la rilevanza sinottica delle anomalie termiche registrate in Italia non è stata commentata in quanto non disponibile al momento in cui questo bollettino è stato emesso. I lettori interessati sono pregati di controllare la sua presenza al sito http://nsstc.uah.edu/climate/.
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, inferiori a 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti,di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (minori di 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .
[1] Questo commento è stato condotto con riferimento alla normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (http://it.blitzortung.org/live_lightning_maps.php).