Peperoni cruschi: la ricetta dei peperoni croccanti tipici di Senise

Peperoni cruschi: la ricetta dei peperoni croccanti tipici di Senise

Peperoni cruschi: la ricetta dei peperoni croccanti tipici di Senise

I peperoni cruschi, cioè croccanti, sono una ricetta tipica della cucina lucana, si tratta di una particolare qualità di peperoni dolci a basso contenuto di acqua, tipici di Senise, comune della Basilicata, che hanno ottenuto nel 1996 il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). In estate vengono raccolti e infilati con ago e filo, realizzando una sorta di collane che vengono poi esposte al sole, così da far essiccare i peperoni. Una volta secchi possono essere fritti in padella con olio extravergine d’oliva, facendo attenzione a non bruciarli. Si possono poi gustare come delizioso e croccante contorno, per condire la pasta o le bruschette, con le patate, ottimi poi in abbinamento con il baccalà. Hanno un sapore caratteristico e rimangono croccanti anche dopo la cottura, tanto che diventa difficile smettere di mangiarli. Appena preparati possono essere anche congelati e utilizzati al bisogno.

Origini e storia dei peperoni cruschi.

I peperoni cruschi o di Senise, hanno origini antiche e, anche se fanno parte della tradizione culinaria lucana, in realtà provengono dalle Antille. Questi peperoni, il cui nome originario è Capsicum annuum (famiglia delle Solonacee), sono arrivati in Europa alla fine del Cinquecento grazie a Cristoforo Colombo: secondo la leggenda, il medico di bordo, aveva conservato, all’interno di una delle caravelle, grosse quantità di questi particolari peperoni dolci, di cui scoprì non solo le proprietà mediche ma anche gastronomiche. Un’altra leggenda narra che la diffusione in Italia di questi particolari peperoni sia avvenuta, sempre nel Cinquecento, grazie agli Aragonesi che importarono questo particolare peperone dalle colonie spagnole nelle Antille: all’epoca la Basilicata apparteneva infatti al Regno delle Due Sicilie.

Come preparare i peperoni cruschi.

Pulite i peperoni con un panno di cotone (1) e liberateli dei semi. In una padella versate l’olio extravergine d’oliva e fatelo riscaldare a fuoco moderato.(2) Quando l’olio avrà raggiunto la giusta temperatura, spostate la padella dal fuoco, unite i peperoni e fateli soffriggere a fuoco lento, girandoli così da farli cuocere in modo uniforme. Non appena si saranno leggermente scuriti sollevateli con la schiumarola, sistemandoli in un piatto da portata o in una ciotola.(3) Potete poi servirli come antipasto o nelle vostre preparazioni oppure congelarli caldi conservandoli in freezer: in questo modo subiranno uno shock termico che permetterà ai peperoni di restare cruschi.

Consigli.

I peperoni cruschi si possono preparare anche per un particolare aperitivo, da abbinare a salumi e formaggi per esaltarne al meglio il gusto.

La principale caratteristica dei peperoni cruschi è il basso contenuto di umidità, per questo possono essere consumati freschi o conservati con l’essiccazione.

Se volete donare una nota piccante alla dolcezza dei peperoni cruschi potete aggiungere del peperoncino piccante nella ricetta che andrete poi a realizzare.

I peperoni cruschi sono ottimi se abbinati alle patate lesse e alle verdure saltate in padella. In Basilicata, poi, si preparano spesso con il baccalà.

Se volete utilizzarli come condimento per la pasta potete preparare i peperoni cruschi in umido. Fate imbiondire uno scalogno in una padella con l’olio, aggiungete poi 200 ml di pomodoro, cuocete per una decina di minuti e aggiungete 3 o 4 peperoni cruschi: se li utilizzate congelati passateli direttamente dal freezer in padella. Fate cuocere per pochi minuti e gustate sulla pasta: spaghetti, orecchiette, o quella che preferite.

Fonte: Peperoni cruschi: la ricetta dei peperoni croccanti tipici di Senise