Pensioni Italia più corte dell’UE
I politici stanno facendo di tutto per togliere alle nuove generazioni il diritto alla pensione. Nel 2019 l’età pensionabile passerà dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Si tratta di cinque mesi in più legati all’aspettativa di vita che, secondo i dati ufficiali dell’Istat, si è allungata di 150 giorni rispetto al 2013. Peccato che il 2017 si prospetta come l’anno nero della demografia italiana, tale da ribaltare la tendenza all’innalzamento dell’età per la pensione.
I politici e i media stanno facendo il lavaggio del cervello alle masse. Una domanda sorge spontanea: i pensionati sono il problema del nostro Paese? La risposta è no. In Italia i lavoratori accedono alla pensione con 3 anni di ritardo e la percepiscono in media per meno tempo rispetto agli altri cittadini europei. E’ quanto emerge da uno studio UIL, alla vigilia del tavolo Governo-sindacati sulle pensioni. Gli uomini italiani godono della pensione mediamente per 16 anni e 4 mesi, le donne per 21 anni e 7 mesi, dato nettamente al di sotto della media UE(18 anni e 9 mesi per gli uomini e 23 anni e 2 mesi per le donne). Siamo all’ultimo posto tra le economie avanzate. Il sindacato chiede di “congelare l’adeguamento automatico e considerare la peculiarità dei singoli lavori”. Il “vero” problema dell’Italia sono la corruzione, l’evasione fiscale e le “cosiddette” pensioni d’oro(con vitalizi inclusi). Tanto per fare un esempio, la radicale doc Emma Bonino prende una vitalizio di 6.715 euro netti al mese, pari a 87.295 euro all’anno. Un “lusso” insostenibile che non possiamo più permetterci.