Palazzo Koch a Via Nazionale, la sede della Banca d’Italia

Palazzo Koch a Via Nazionale, la sede della Banca d’Italia

Via Nazionale è una delle arterie principali di Roma dalla quale è facile raggiungere il centro storico così come le altre strade principali della capitale. Via Nazionale è caratterizzata da palazzi in stile ottocentesco, di cui alcuni portano il marchio riconoscibili del noto architetto Gaetano Koch. Tra i palazzi più iconici di Via Nazionale non si può non citare la sede della Banca d’Italia in via Nazionale, 91 – dal 2017 aperta al pubblico per visite guidate gratuite – e i palazzi dell’Esedra a Piazza della Repubblica. Soggiornare in un hotel in Via Nazionale a Roma è quindi un’occasione ghiotta per visitare alcuni dei palazzi più interessanti della capitale.

Cenni storici e architettonici su Palazzo Koch in Via Nazionale

Il palazzo attuale sede della Banca d’Italia è l’unico edificio commissionato dallo Stato all’architetto romano Gaetano Koch dopo aver vinto la gara d’appalto nel 1886 contro l’architetto Pio Piacentini. I lavori terminarono nel 1891 e si tratta di uno degli edifici più sontuosi dell’epoca nonché tra i più innovativi per soluzioni architettoniche e impiantistiche. Infatti, il palazzo fu il primo ad avere installazioni elettriche e idrauliche all’avanguardia – fu il primo edificio ad avere la corrente elettrica nel 1892 e un sistema di riscaldamento – nonché l’impiego di materiali come marmi, travertini e legni pregiati ed opere d’arte che arricchiscono le sale. Sul piano architettonico, la facciata si caratterizza per un corpo centrale dalle linee semplici e solenni con due ingressi a tre fornici che introducono su due cortili e un corpo intermedio all’interno del quale si trova un sontuoso scalone d’onore.

Il Palazzo è da sempre sede storica della Banca d’Italia ed è l’unico nella capitale identificato con il nome del suo architetto. Il palazzo era protetto da cancellate in ferro che furono rimosse da Mussolini per destinare il ferro alla produzione di armi e infine ripristinate secondo il progetto originale nel 1969.

I cortili interni del palazzo ospitano alcuni uccelli rapaci, mentre le palme all’esterno sono il nido da anni di parrocchetti verdi del Sud America.

Dal 2017, il Palazzo Koch è visitabile. Le visite guidate gratuite – previa prenotazione – sono condotte dal personale stesso della Banca che introducono i visitatori nelle sale ricche di quadri, arazzi preziosi e stucchi dopo aver salito le scale del monumentale scalone. I sotterranei, invece, ospitano il museo della moneta con un’ampia collezione di monete risalenti ai sumeri e ovviamente le prime banconote italiane. La prenotazione è esclusivamente online attraverso il portale della banca. La visita dura circa un’ora e mezza. La posizione centrale dell’edificio lo rende facilmente raggiungibile da diverse zone di Roma e con le linee autobus 70, 170, 64, 60, 40 che fermano proprio davanti il Palazzo.

Chi è Gaetano Koch

Se alloggiate all’Hotel Floris in Via Nazionale a Roma, non potete perdere l’occasione unica di prenotare una visita a Palazzo Koch per ammirarne la bellezza e la ricchezza. Ma chi era Gaetano Koch?

Nato a Roma il 9 gennaio 1849, Gaetano Koch è uno dei più celebri e rinomati architetti di Roma di fine secolo XIX. Il cognome tedesco – originario del Tirolo – deriva da una famiglia di artisti. Il nonno era il pittore Joseph Anton Koch che in seguito al matrimonio con una donna italiana si trasferì a Roma e vi rimase fino alla morte. Uno dei suoi figli, Augusto, divenne anch’egli un noto pittore e padre di Gaetano; quest’ultimo visse a Roma e si laureò in architettura e ingegneria civile. Sposò Matilde Fraschetti dalla quale ebbe due figli – Augusto e Guido –che non gli diedero nipoti.

Koch ricevette la commissione di grandi opere architettoniche molto giovane, cavalcando l’onda del fermento edilizio successivo all’elezione di Roma come Capitale del Regno d’Italia. Lavorò senza sosta anche in collaborazione con il fratello Ottaviano, fino alla morte sopraggiunta nel 1909 per una polmonite a causa dell’esposizione continua nei cantieri. Roma deve a Gaetano Koch la costruzione di oltre 30 edifici tutti commissionati da famiglie aristocratiche o dell’alta borghesia. Il suo stile inconfondibile è ampiamente ispirato ai classici del Rinascimento con l’intenzione esplicita di creare omogeneità architettonica nella capitale senza rinunciare alle soluzioni innovative del tempo.