Orsanmichele: il granaio di Firenze divenuto una splendida chiesa
in foto: Chiesa di Orsanmichele – Foto Wikipedia
Lo storico Piero Bargellini la definiva “il monumento più fiorentino di Firenze”. La Chiesa di Orsanmichele si trova a metà strada tra Palazzo Vecchio e il Duomo di Firenze, di fronte al Palazzo dell’Arte della Lana. Questa posizione strategica non è casuale: l’edificio è infatti una vera e propria via di mezzo tra un luogo di culto e un edificio civile. La sua singolare struttura rettangolare lascia intendere che non siamo di fronte a una chiesa come tutte le altre. L’edificio ospitava infatti l’antica Loggia del grano dove era allestito il mercato delle granaglie. Oggi, due dei pilastri all’interno presentano ancora le fessure dalle quali veniva fatto scendere il frumento.
in foto: Lorenzo Ghiberti, San Matteo e Santo Stefano
Ciò che attira immediatamente l’attenzione sono i quattordici tabernacoli sulla facciata esterna, ornati con statue realizzate tra il XV e il XVI secolo dai maggiori scultori fiorentini come Donatello, Brunelleschi e Ghiberti. Le opere all’interno delle nicchie rappresentano i santi patroni delle Arti maggiori e mediane di Firenze, più l’Arte dei Corazzai e Spadai. Gli stemmi delle corporazioni si trovano sopra le nicchie. Donatello fu artefice di alcune delle statue più celebri, come il San Giorgio, ora al Museo del Bargello, e il San Marco. Tra i gruppi scultorei spicca con la sua bellezza l’Incredulità di San Tommaso di Andrea del Verrocchio. Tuttavia le statue che oggi vediamo collocate nelle nicchie all’esterno sono delle copie; gli originali si possono ammirare nel museo di Orsanmichele, che si trova nei due piani superiori.
in foto: Andrea del Verrocchio, Incredulità di San Tommaso
Visitare la Chiesa di Orsanmichele significa lasciarsi incantare dalla sua architettura tardogotica, fatta di volte a crociera a tutto sesto, trifore e vetrate dipinte con le Storie della Vergine. All’interno si avverte il respiro del sacro e questa atmosfera unica ci regala un viaggio in quel periodo di transizione tra Medioevo e Rinascimento che si è sedimentato alla perfezione in ogni dettaglio. Il nome Orsanmichele deriva da un monastero femminile con diversi terreni coltivati a orto, poi sostituito dall’Oratorio di San Michele in Orto, un oratorio di frati benedettini dedicato a San Michele Arcangelo. Costruito nell’895, l’oratorio venne abbattuto nel 1239. Qualche decennio dopo, nel 1290, Arnolfo di Cambio eresse una loggia per la vendita del grano. Ben presto il luogo divenne oggetto della devozione popolare poiché l’immagine di una Madonna dipinta su un pilastro cominciò a operare miracoli. Dato il costante flusso di fedeli, la loggia fu trasformata in una chiesa e il mercato venne spostato altrove.
in foto: Tabernacolo dell’Orcagna con la Madonna delle Grazie di Bernardo Daddi
Distrutta da un incendio nel 1304, la sacra effigie venne sostituita dalla Madonna delle Grazie di Bernardo Daddi (1346). Anche questo dipinto si ammantò di un’aura miracolosa: non mancarono le testimonianze di chi si dichiarava scampato alla peste del 1348 grazie all’intervento della prodigiosa immagine. Proprio quella di ex-voto doveva essere la funzione originaria del meraviglioso Tabernacolo dell’Orcagna, posizionato in fondo alla navata a destra. L’artista Andrea di Cione, detto l’Orcagna, realizzò tra il 1349 e il 1359 questo altare monumentale, che sul retro raffigura la morte e l’Assunzione della Vergine Maria. In fondo alla navata a sinistra si trova l’altare di Sant’Anna, con il gruppo scultoreo di Sant’Anna, la Madonna e il Bambino di Francesco da Sangallo (1526 circa).
in foto: Tabernacolo dell’Orcagna visto dal retro
Per quanto riguarda gli orari di visita, la Chiesa di Orsanmichele è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17, mentre il museo è visitabile il lunedì dalle 10 alle 17 e il sabato dalle 10 alle 12,30. Sia la chiesa che il museo sono aperti al pubblico con ingresso gratuito.
in foto: Museo di Orsanmichele
Fonte: Orsanmichele: il granaio di Firenze divenuto una splendida chiesa