Nasce Human Versus Machine, la holding che investe sul futuro

Nasce Human Versus Machine, la holding che investe sul futuro

E’ una new entry, ma ha già le idee ben chiare: Human Versus Machine (HVM), holding appena nata, che guarda al mondo di domani con ottimismo.

Focus su tech e innovation

L’obiettivo, ambizioso, è assumere un ruolo da protagonisti in un settore in costante evoluzione come quello dell’internet economy. Traguardo che il CEO Domenico Gravagno e il suo staff intendono perseguire individuando le aziende più promettenti sotto il profilo tecnologico e dell'innovazione. Le migliori, anche in termini di posizionamento sul mercato, verranno sviluppate e acquisite da HVM. In termini numerici, lo scopo è arrivare a un turnover di 8 milioni (fatturato in euro) e 50 collaboratori, il triplo rispetto l’esercizio dell’anno precedente.

Al momento, HVM controlla tre società molto ben posizionate nei rispettivi settori: Pane&Design, attiva nel tech consulting, bc1, che sviluppa prodotti utilizzando logiche e tecnologie blockchain, e IDA, realtà in forte sviluppo in un campo che sta vivendo un autentico boom, l’influencer marketing. Ma la nuova holding non si ferma qui, e ha acquisito partecipazioni in Il Caffè Italiano, Hostess.it e Nextwin , collocandosi così nei mercati dell’ e-commerce e dei servizi per fiere e congressi.

L'investimento nel no-profit

HVM guarda con interesse anche ad altri settori, come il ramo della filantropia d’impresa. In quest’ottica si colloca l’acquisizione del 49% di CharityStars, punto di riferimento a livello internazionale per tutti gli operatori del no profit e del terzo settore. La piattaforma è operativa dal 2013, e tra gli addetti ai lavori è molto nota soprattutto per l’organizzazione di aste benefiche e le raccolte fondi a favore di associazioni umanitarie. Il charity rende, se ben fatto: nel 2018 il volume di affari registrato da CharityStars ha raggiunto la ragguardevole cifra di 5 milioni (in euro): con le iniziative che ha supportato, la piattaforma ha permesso di raccogliere 17 milioni di euro, di cui hanno beneficiato le oltre 500 ONG partner. Un buon affare insomma, e un tassello in più nella costruzione del portafoglio ideale di Human Versus Machine: efficace, diversificato e socialmente responsabile. D’altra parte, tra i fondatori di CharityStars c’era lo stesso Gravagno, che con la recente acquisizione ha assunto il ruolo di CEO, e anche qui prevede molte novità. Anzitutto, iniziative a prezzo fisso confezionate su misura per una clientela selezionata, a cui verrà offerta la possibilità di vivere esperienze esclusive, quali incontri con personaggi del mondo dello spettacolo o dello sport, che regalano parte del loro tempo per un’iniziativa benefica. Confermate inoltre le cooperazioni con il mondo del calcio e della moda. Una collaborazione, quest'ultima, che già nelle passate edizioni delle settimane della moda milanesi e parigine ha dimostrato come la sinergia tra settori diversi crei valore aggiunto per tutti gli attori. Sul piatto c’è anche il potenziamento del sistema delle lotterie, in gergo Sweepstake, già sperimentato con successo da qualche mese. Il funzionamento è semplice: viene stabilito un premio, che può essere un oggetto, un pomeriggio con un personaggio famoso, un’esperienza particolare. Per invogliare gli utenti a donare, sono previsti anche premi "minori", ma garantiti.

Le previsioni per il futuro

Il CEO Domenico Gravagno ha aspettative di crescita per il futuro: di qui ai prossimi tre anni l’intento è quello di raggiungere i 30 milioni di euro di fatturato. In quest’ottica il suo staff sta già mettendo a punto una serie di iniziative, tra cui l’entrata in società promettenti dal punto di vista tecnologico, ma che mancano delle disponibilità per sviluppare appieno le loro potenzialità. Le idee insomma non mancano.