Il rapporto tra banca e cliente: le regole sulla trasparenza nelle comunicazioni e le forme correlate di tutela

Il rapporto tra banca e cliente: le regole sulla trasparenza nelle comunicazioni e le forme correlate di tutela

La trasparenza bancaria, intesa come correttezza nei confronti del cliente e sancita da norme e regolamenti, è una conquista piuttosto recente.

L’evoluzione della legislazione in materia ha lentamente realizzato un effettivo riequilibrio nei rapporti banca-cliente, imponendo agli istituti di credito di garantire un’informazione chiara ed esauriente sui servizi offerti e sulle condizioni contrattuali. Con il riscontro pratico di aver reso più agili anche le modalità di acquisizione di documenti informativi da parte della clientela.

 

L’esigenza di trasparenza e l’equilibrio nel rapporto banca-cliente

Fino ad un tempo piuttosto recente, il sistema dei rapporti tra gli istituti di credito e la clientela si fondava su un mercato bancario non concorrenziale, nel quale il contraente poteva solo aderire o meno alle condizioni generali imposte, così come pedissequamente riprodotte nella modulistica della quasi totalità delle banche, senza alcuna possibilità di dialogo o contrattazione. Lentamente e passando attraverso una serie di norme, anche speciali, si è giunti ad affermare il concetto secondo il quale l’attività creditizia è una funzione di interesse pubblico e come tale va esercitata nel rispetto e nella garanzia di tutela del cliente.

La vera svolta, però, si è realizzata solo in tempi relativamente recenti, con la legge n.154/92, recante "norme sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari". L’obiettivo del legislatore era quello di garantire al cliente una informazione completa e corretta sui rapporti contrattuali intrattenuti con la banca, senza che quest’ultima potesse sottrarsi all'obbligo di comunicazione delle condizioni economiche relative alle operazioni e ai servizi offerti. La fonte primaria della normativa è stata successivamente integrata da disposizioni attuative e regolamenti interni alla Banca d’Italia, che hanno integrato le Disposizioni sulla vigilanza, innalzando così lo standard di trasparenza nelle relazioni degli istituti di credito con la clientela e hanno ribadito l’interesse generale ad un’attività bancaria esercitata in maniera efficiente e corretta.

 

La tutela del contraente "debole"

La chiarezza del rapporto banca-cliente va oltre la valutazione iniziale dell’operazione economica e, una volta concluso il contratto, comporta anche la possibilità del cliente di controllare il comportamento della controparte. Da ciò discende l’obbligo, in capo all'istituto di credito, di comunicazioni periodiche alla clientela. L’articolo 119 del T.U.B. prevede, inoltre, il diritto del contraente ad entrare in possesso della documentazione relativa al rapporto intrattenuto con l’istituto di credito. Tuttavia non sempre le banche attuano un comportamento aderente alle disposizioni di legge, per cui può rendersi necessario il ricorso al Giudice, allo scopo di entrare autoritativamente in possesso della documentazione richiesta.

Le modalità di acquisizione dei documenti bancari, dunque, variano spesso in base alle diverse circostanze e situazioni soggettive. Per questo, Consulenza Legale Italia fornisce un supporto in fase stragiudiziale, occupandosi del recupero concreto della documentazione tramite l’attività degli studi di Padova e Milano e, se necessario, offrendo assistenza legale in fase giudiziale. Sul sito web Consulenzalegaleitalia.it sono anche disponibili guide di approfondimento in materia di diritto bancario ed è possibile richiedere una consulenza gratuita compilando il form dedicato.

 

Una comunicazione "trasparente" deve essere chiara e completa

Un’adeguata pubblicità delle condizioni di contratto, che consenta il raffronto tra i diversi operatori bancari, tende a rafforzare la concorrenza e opera, indirettamente, un ulteriore adeguamento del sistema alle esigenze di trasparenza nei comportamenti della banca e nei rapporti con il cliente. Inoltre, aumenta la fiducia di quest’ultimo nelle attività dell’istituto, incrementando anche l’utilizzazione di prodotti finanziari e un maggior sviluppo dei mercati in cui quei prodotti vengono scambiati.

Un circolo virtuoso che porta, in definitiva, un beneficio all'intero sistema economico e che può realizzarsi soltanto con l’effettiva aderenza alla legge dei comportamenti di tutti i soggetti. Resta da dire che le vigenti Disposizioni di vigilanza ribadiscono la necessità che si instauri una comunicazione "chiara e completa" tramite l’invio delle informazioni relative al rapporto tra banca e cliente. Si tratta dunque di un vero e proprio obbligo della banca, al quale l’istituto non può in alcun modo sottrarsi senza incorrere nelle violazioni della disciplina applicativa, in tal modo rischiando di subire le relative sanzioni in essa contenute.