Il corpo di una donna si trasforma notevolmente durante la gravidanza, e queste trasformazioni coinvolgono tutto il corpo. Si tratta di cambiamenti del tutto naturali, ma che qualche volta possono evolvere in patologie che con qualche piccolo accorgimento e una buona prevenzione possono essere tenute sotto controllo. In questo articolo parliamo della pressione del sangue, la cui variazione è strettamente legata alla gravidanza, e che può sfociare in alcune patologie, come afferma la Farmacia Pelizzo, una delle principali farmacie di turno di Udine.
Quali sono le patologie più comuni
Analizziamo ora alcune delle più comuni problematiche legate alla pressione del sangue in gravidamza. Iniziamo con l'ipertensione gestazionale, che si verifica dalla ventesima settimana di gravidanza e che poi scompare da sola dopo il parto. Talvolta però questo non succede, e in questo caso l'ipertensione gestazionale può trasformarsi in preeclampsia, soprattutto quando viene diagnosticata prima di trenta settimane. Quando invece la donna soffre di ipertensione già prima di rimanere incinta, parliamo di ipertensione cronica. I medici contano nei casi di ipertensione cronica anche le situazioni di ipertensione che si registrano nelle prime venti settimane di gravidanza. In ogni caso, questo problema non è direttamente collegato alla gravidanza, poiché la donna ne è soggetta per predisposizione naturale. In questo caso dunque andranno assunti dei medicinali fatti apposta per abbassare la pressione. Consultare comunque il medico perché la loro assunzione in gravidanza potrebbe dover subire delle variazioni.
Un'altra variazione dell'ipertensione cronica è l’ipertensione cronica con preeclampsia sovrapposta, quando si verificano ulteriori complicazioni alla normale ipertensione cronica. In questo caso si registra anche un aumento della quantità di proteine presente nelle urine, man mano che la gravidanza va avanti.
Come gestirle?
Nella maggior parte dei casi non è necessario preoccuparsi: si tratta di alterazioni del tutto naturali dovute al normale sviluppo del feto e alla sua crescita. Ogni variazione nella pressione è dunque direttamente collegata con gli sviluppi del feto. Se si registra un innalzamento della pressione entro la ventesima settimana e poi un successivo abbassamento, questo è del tutto normale, perché fa parte del normale processo della gestazione.
Il rilassamento dei vasi sanguigni è molto importante nella gestione della pressione alta, e un elemento molto importante in questo processo è il progesterone ormonale, che contribuisce a rilassare le pareti dei vasi sanguigni. Per questo motivo, nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, i livelli di pressione possono essere anche più bassi della media.
Consigliamo comunque di consultare il proprio medico per qualunque anomalia si riscontri.