Grazie alle loro prestazioni funzionali sempre più perfezionate, le asciugatrici stanno conquistando un mercato progressivamente più ampio, anche perché i modelli di ultima generazione consentono un notevole risparmio nel consumo energetico.
Quanto consumano le asciugatrici
Uno dei principali problemi di gestione di questi elettrodomestici è collegato ai consumi energetici che sono piuttosto elevati in rapporto al tipo di prestazioni fornite.
La principale criticità delle asciugatrici è proprio relativa a questa problematica poiché per il resto la loro funzionalità è di elevato livello.
Dal maggio 2013 ogni apparecchio deve essere fornito di un'etichetta che riporta chiaramente la classe di appartenenza relativa al consumo energetico.
Esistono sei classi, che sono: A+++. A++, A, B, C, D.
Dalla A+++ alla D aumenta il consumo e quindi diminuisce l'efficienza energetica. A seconda del tipo di tecnologia impiegata si possono rilevare consumi sensibilmente diversi che incidono non soltanto sul costo dell'elettrodomestico, ma anche sull'entità della bolletta. I modelli a condensazione consumano di norma 4 Kwh per un ciclo intero a pieno carico. Quelli a evacuazione hanno un consumo del tutto analogo. Le asciugatrici a pompa di calore consentono un consumo solitamente minore.
Le macchine a condensazione e ad evacuazione, denominate "a resistenza", si differenziano da quelle a pompa di calore. Mentre il primo tipo sono asciugatrici caratterizzate da classi non troppo elevate (B e C) e quindi da consumi tendenzialmente alti, quelle del secondo tipo appartengono alle classi A, A++ e A+++, molto più vantaggiose economicamente.
Le asciugatrici a pompa di calore non prevedono un massiccio riscaldamento durante l'intero ciclo e quindi consentono un notevole risparmio.
Modelli A+++ si distinguono per consumi molto bassi, quantificabili in 1 Kwh per ciclo. Modelli C o D hanno un consumo ben più elevato, che può arrivare fino a 4 Kwh per ciclo. Esistono poi semplici suggerimenti in grado di fare aumentare l'efficienza degli apparecchi e conseguentemente contenere i consumi.
Ad esempio un valido accorgimento è quello di inserire nell'asciugatrice indumenti molto centrifugati; anche effettuare una costante manutenzione del filtro è un'ottima maniera per ottimizzare l'impiego dell'elettrodomestico. Bisogna cercare di sfruttare al massimo la capacità di carico, avviando il ciclo soltanto quando si è raggiunta la massima capienza. Sarebbe buona norma evitare di attivare le funzioni opzionali che non servono, come quella anti-piega che non sempre è richiesta dal ciclo di asciugatura e che comunque richiede un consumo energetico supplementare.
Quanto costano le asciugatrici
Traducendo in termini monetari gli indici di consumo elettrico, si possono quantificare in differenze di circa 150 euro annuali.
Un Kwh costa circa 20 centesimi di euro. Se in un anno vengono effettuati 200 cicli di asciugatura, il consumo elettrico e quindi la spesa economica può essere calcolata agevolmente. Schematizzando i prezzi asciugatrice, una macchina di classe A+++ consuma quasi sempre meno di 1,5 Kwh per ogni ciclo completo, con una spesa annua di circa 50 euro.
Una di classe A++ implica una spesa di circa 60 euro, sempre a parità di cicli di utilizzo. Per una classe A viene prevista una spesa di 80 euro conseguenti a un consumo di 2 Kwh per ciclo. Con un'apparecchiatura di classe B il costo è di 120 euro previsti per un consumo di 3 Kwh per singolo ciclo. In classe C il consumo per ciclo arriva a 4 Kwh, con una spesa annuale quantificabile in 160 euro. Un modello di classe D, infine, consuma oltre 5 Kwh per ciclo con una spesa globale di oltre 200 euro.
La differenza in termini economici tra modelli di diverse classi arriva quindi a oltre 150 euro all'anno, un valore piuttosto elevato, che indirizza di solito gli acquirenti verso asciugatrici di classe A. Anche se inizialmente i modelli più perfezionati (e quindi con una maggiore efficienza energetica) prevedono un impegno economico elevato, questa spesa viene poi ammortizzata nel lungo tempo in conseguenza al minore consumo di elettricità.
Inoltre a consumi minori corrispondono minori emissioni di gas inquinanti nell'atmosfera, con un notevole vantaggio anche per le condizioni ambientali.